Diego per te, on tour


Diego Dalla Palma, maestro, guru d’eccellenza, del make up, e dell’hair stylig, porta in tutta Italia i suoi consigli, con il suo Diego per te on tour. Adoro e ammiro molto Diego, persona bellissima in tutti i sensi, e ho voluto darmi l’opportunità di conoscerlo, finalmente dopo tanti anni in cui lo seguo. Continua a leggere

Pizzi e Perle a Milano

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Press Day Pizzi e Perle 22 settembre 2015

Pizzi e perle presenta a Milano le nuove collezioni bijoux autunno/inverno 2015-16

Pizzi e Perle, il brand di gioielli realizzati a mano in soutache da Rosangela Manca, sbarca a Milano in occasione della Vogue Fashion Night’s Out, che anticipa la Milano Fashion Week, per presentare alla stampa la sua nuova collezione autunno/inverno 2015/16.

Pizzi Perle, brand prettamente artigianale, che si occupa del design e realizzazione di gioielli artistici, unici nel loro genere, nasce nel 2010. La tecnica utilizzata per la realizzazione dei manufatti, oltre alla lavorazione e assemblaggio di pietre semi preziose, viene chiamata “Soutache”. Tale tecnica consiste nell’utilizzare piattine di seta che vengono cucite interamente a mano attorno a cristalli, Swarovski, resine ecc. realizzando così gioielli di grande effetto ed eleganza. Ogni gioiello è una vera e propria opera d’arte, unica e non riproducibile, garantendo l’esclusività del prodotto sia per chi la realizza che per chi la acquista. La collezione autunnale 2013, è stata presentata alla fiera internazionale dell’artigianato di New York con grande successo

Numerose le partecipazioni ad eventi, sfilate di moda e mostre estemporanee. Sono stati realizzati gioielli per personaggi dello spettacolo e della politica italiana.

La nuova collezione autunno inverno 2015 è caratterizzata dal tripudio di colori che si uniscono in modo armonico, dando vita a gioielli unici e importanti.

Ogni gioiello è un pezzo unico cucito interamente a mano e spesso può presentare delle imperfezioni, segno dell’artigianalità dell’oggetto ma proprio questo rende esclusivi e ricercati i gioielli Pizzi e Perle.

La sua ideatrice, Rosangela Manca, ha partecipato al BOTB, il grande concorso mondiale di perline con il gioiello Abbraccio di Iside che ha sfilato ad Amburgo. Inoltre, per il 2016, sarà la nuova insegnante di soutache alla fiera Abilmente di Roma.

Pizzi e Perle vi aspetta, quindi, il 22 settembre 2015 dalle 10.00 alle 18.00 per il suo press day presso lo showroom di Manuela Caminada, in Via Leopardi 2 – Milano!

www.pizzieperle.com

Press e photo courtesy Anna Pernice

Sebastiano Di Rienzo al Concours D’Elegance

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La quinta edizione della manifestazione glamour “24 ore di Elegance – Concours d’Elegance & Salon of Excellence” , evento esclusivo a cura di Cristina Egger e Aleksandar Djordjevic, veri scopritori di talenti, si terrà il prossimo 11/13 settembre a Belgrado presso il Royal White Palace.
Una Serbia diversa, dopo tanti anni di dolore per la guerra, con il coraggio e la voglia di ricominciare partendo dalla cultura del bello e dell’eleganza. Un evento per insegnare la bellezza del fashion, diffondere l’eleganza, con i suoi codici, i simbolismi, le sue dietrologie, proprio come se fosse un dictat, una filosofia, da capire e in cui immergersi per ritrovarsi arricchiti.
Tra le aziende italiane, che costituiscono la punta di diamante della manifestazione, spicca il nome di Sebastiano Di Rienzo, “maestro sartore”, un nome storico nel mondo della moda, un vero talento, un personaggio entrato nel mondo della moda da ragazzo, spinto dalla sua grande passione, nell’Atelier di Valentino, dove lavora per 4 anni prima di creare una sua azienda con il suo nome. I suoi sono “Sogni cuciti a mano” , come spiegherà più tardi in un libro uscito in concomitanza dell’apertura del Museo d’Arte Sartoriale di Capracotta SEBA, dove Di Rienzo presenta una collezione di 700 modelli, tutta la sua vita in un museo, nella sua città, l’evoluzione della moda dagli anni ’60 a oggi, con una alternativa intelligente che vede i 100 abiti dell’inaugurazione sostituiti con altri allestimenti per far in modo che nel museo ‘sfilino’ via via, tutti i modelli.
Un ritorno pieno di nostalgia, quello di Sebastiano Di Rienzo, nella sua terra, bella e opulenta, piena di fascino e stile, per un concetto di moda che si è sempre portato dietro, enfatizzato da una attenzione maniacale per le stoffe, scintillanti e piene di mistero, “attori” che interpretano la riflessione di una donna, la consapevolezza di un nuovo mood per vivere una femminilità nuova dagli accenti classici, e poi, sempre nel cuore la sua terra attraverso la scoperta della sua arte, creatività, colore, il suo know how nei flash di colore che accarezzano l’anima, incontri ma anche ad abbandoni, il suo paese, momenti di gioia e di tristezza, suggestioni del cuore per emozioni che entrano nei pensieri più intimi, in fondo agli occhi, in fondo all’anima….
Infatti a Belgrado Sebastiano Di Rienzo porterà alcuni capi del Museo di Capracotta, una collezione che sarà il soggetto di uno shooting sorprendente effettuato dal fotografo Edoardo Tranchese e da Luciano Carino, gli autori della presenza alla “24 ore di eleganza” di questo grande artista italiano, un maestro d’arte, artigiano sapiente, testimone della couture italiana, fatta di tagli, pinces, drappeggi, il glamour puro, stoffe lussuose, outfit dalle linee ricercate, all’apparenza banali, ma solo all’apparenza, per una femminilità che ancora oggi non è mai stata così glamour per donne dal carisma evoluto, tecnica sartoriale che seduce al primo sguardo…..la storia della moda, l’eleganza pura per abiti importanti, che segnano il corpo senza costringerlo, giacche avvitate, capispalla sartoriali, lampi di luce di ricami fatti a mano che sottolineano vita e fianchi, tessuti di una morbidezza affascinante con intarsi luminosi, ma soprattutto la figura di una donna, preziosa, contraddistinta da un concetto couture narrato da Sebastiano Di Rienzo.
Courtesy pressCristin Vannuzzi e photo Edoardo Tranchese I Fotografi

il mago del make up al Zenith 24 ore di Elegance

LUCI E OMBRE PER UN MAGO DEL MAKE UP….LUCIANO CARINO HM Make up – Italy

La luce del volto per Luciano Carino.
Luciano Carino è un Campano, di Napoli, e come tale ha nel suo DNA la creatività della sua terra, e non a caso il suo è un lavoro di mera creatività: talento, fantasia, tecnica, colore, prodotto, inventiva, osservazione, studio……la somma assoluta per creare il capolavoro….
Non potevano certo mancare Luciano Carino e la figlia Miriam alla quinta edizione della manifestazione glamour “Zenith 24 ore di Elegance – Concours d’Elegance & Salon of Excellence powered by Chivas” , evento esclusivo fondato da Alex Djordjevic in collaborazione con Cristina Egger, della DeGorsi Excellence advisory, si terrà il prossimo 11/13 settembre a Belgrado presso il Royal White Palace il Palazzo Reale con il patrocinio di Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro e la moglie principessa Katherine, supportato dal Grand Casinò di Belgrado.
Mani, nuca, piedi, spalle, schiena, fianchi, gambe ci parlano attraverso le aperture dell’abito, i riccioli, ribelli, possono essere costretti, ma il volto, attraverso il rivelato di Carino, è quasi impudico, nella sua assoluta bellezza e nudità: il volto, per Carino, è una pagina bianca , di cui diventa creativo, giocoliere dell’anima ed esecutore di bellezza.
Con la sua creatività, caratteristica rubata alla sua terra, effettua una vera e propria rivoluzione artistica, rivelando la bellezza di ogni volto, la sua è una attenta riflessione sul lavoro che esegue, che non si stanca mai di cercare la bellezza.
Arrivato da Napoli a Roma, fine anni 80, studente liceale 17enne, e capitato per caso da suo zio “Olivier”, il coiffeur delle dive in via del Babuino, viene letteralmente folgorato dal mondo del bello, del cinema, del glamour e da qui inizia a girare il mondo, Londra, Parigi, New York, per quelli che oggi si chiamano stage, per imparare direttamente sul campo una professione che ama e che lo incuriosisce e che vuole gestire in maniera innovativa, per quegli anni, sia come mood che come prodotti. Al suo ritorno a Roma diventa direttore artistico di Gil Cagnè, con importanti incontri professionali con tutte le più belle donne del mondo del cinema, del teatro e del fashion, e, successivamente, fonda la società con Alberto Capurro, la HM make up Italy, iscritta all’albo dei fornitori Rai; importante la sua collaborazione con gli stilisti più noti, “veste” il viso con il suo tocco finale sui volti delle più famose top model : la sua è decisamente una vita…. nella bellezza!!!

E’ solo un paio di scarpe? Duccio Venturi Bottier

DUCCIO VENTURI BOTTIER
….è solo un paio di scarpe?
Zenith presenta
24 ORE di ELEGANZA – CONCOURS D’ELEGANCE & SALON OF EXCELLENCE
A BELGRADO, powered by Chivas- Palazzo Reale di Belgrade, 11-13 settembre.

La quinta edizione della manifestazione glamour “Zenith 24 ore di Elegance – Concours d’Elegance & Salon of Excellence powered by Chivas” , evento esclusivo fondato da Alex Djordjevic in collaborazione con Cristina Egger, della DeGorsi Excellence advisory, si terrà il prossimo 11/13 settembre a Belgrado presso il Royal White Palace il Palazzo Reale con il patrocinio di Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro e la moglie principessa Katherine, supportato dal Grand Casinò di Belgrado.
Dopo 4 edizioni, dato l’enorme successo della manifestazione, questa quinta edizione, da 24 ore, passerà alla durata di 3 giorni, nei quali si evidenzierà il talento di Cristina Egger e Alex Djordjevic, cool hunter “scopritori di talenti”, aziende nuove oppure già affermate, un Team sempre alla ricerca in tutto il mondo di brand unici, artigianato di alto target, prodotti di nicchia, e, celebrando l’alta qualità, si riuniscono il famosissimo marchio dei orologi ZENITH con il 150 anniversario del loro movimento ed El Primero con MARTELL cognac, che celebra 300 anni della storia.
La manifestazione è dedicata ad una selezionata raccolta dei migliori brand riconosciuti a livello mondiale per la loro qualità, artigianato, oltre ad una esposizione di auto d’epoca: incontriamo l’uomo che ha fatto di una nobile arte artigiana un’opera senza eguali, Duccio Venturi Bottier, il designer che realizza capolavori da indossare.
DUCCIO VENTURI BOTTIER, un brand che vuol dire ricerca, artigianalità, eccellenza….è nella creatività in cui Duccio Venturi ha sempre creduto e cercato, nato da una famiglia di imprenditore della calzatura e poi un percorso di intense collaborazioni con le più note maison di moda ed haute couture italiane e non come Cadette, Franco Moschino, Thierry Mugler e Sergio Rossi, e poi i primi passi con un proprio brand, Duccio Venturi Bottier, affiancato in unione sinergica dalla figlia Aliai, in quanto Venturi ha perfettamente compreso che, anche se l’abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion, la donna che si riappropria della propria femminilità, “ritorna sui tacchi” e torna ad essere l’oggetto del desiderio che fino dal Medio Evo è sempre stata.
Le scarpe di Duccio Venturi fatte da artigiani italiani, “maestri” nella costruzione delle scarpe, tacchi, tomaie, pellame, tutto di altissima qualità per una donna che segue l’evoluzione della moda, in una continua ricerca del nuovo e del bello, sottolineando dettagli che fanno subito moda e rendono il marchio icona per ogni fashion victim: una passerella di scarpe dai colori inaspettatamente vibranti e bon ton, la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d’amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l’arancio, passi sottintesi e seducenti, con gli accenti ammiccanti di una moda che è, ormai, diventata un must “Duccio Venturi Bottier” !!!!
Incontriamo Duccio Venturi e la sua bella figlia Aliai durante l’allestimento del suo stand all’evento “24 Ore dell’Eleganza”, a Belgrado, che lo vede mattatore incontrastato della scarpa, una variopinta e affascinante girandola di colore, di raso e velluto, di luccicare di Swarovsky, di tacchi vertiginosi ma anche di minimali suole flat.
Duccio, da Pitti a New York, da Parigi a Belgrado, perchè??
Vedi, sono reduce dalle sfilate di Parigi, dove tutto è meraviglia, glamour, alta sartoria, noi stilisti si va anche per imparare, oltre che esporre e vendere. Ma ho voluto accogliere l’invito di Cristina Egger perché mi attirava Belgrado e la Serbia, un paese che esce dalla guerra, una immagine di dolore e morte, ma che intravede la speranza, proprio dal fashion, come se la volontà di ricominciare nascesse da quello che – apparentemente – sembra un contesto di cose frivole della vita ed invece la moda, gli accessori, tutto quello che ruota intorno alla moda, è un veicolo di lavoro, di creatività, di artigianalità e sono felice perché a Belgrado, insieme ad altri brand, noi rappresentiamo l’Italia.
Duccio Venturi Bottier, il tuo stile?
Il mio è un omaggio alla donna, la sua bellezza, la sua unicità, io trasformo le sue emozioni in cuoio, pelle preziosa, tomaio, suola, lacci, bijoux.
Creativi si nasce o si diventa?
Io ho mosso i primi passi nella calzatura, nell’azienda di famiglia, realizzando pezzi su misura e interamente a mano. Oggi mi è rimasta la vocazione artigiana, io mi sento principalmente un “artigiano” prestato all’imprenditoria, la mia nascita professionale è rimasta legata al know-how creativo, seguito da anni di ricerca e viaggi per conoscere, imparare, esplorare, e successivamente sperimentazioni prima di arrivare alla mia prima collezione con il mio brand.
Oggi le mie creazioni si riconoscono, ed è quello dove volevo arrivare, il brand che si fa notare e riconoscere: è quando ho capito di avere costruito così quell’indiscutibile patrimonio d’ identità del mio marchio, un dna ormai riconoscibile.
Che cosa è la creatività per te
Un messaggio: quello che voglio dare è un messaggio, di come “interpreto” l’accessorio più importante nella vestibilità della donna: scarpe non banali, messaggi fashion che si modificano continuamente seguendo le evoluzioni dettate dalla moda, accessori costruiti attraverso studio, ricerca e attenzione maniacale di ogni dettaglio.

Duccio e Aliai
Press e photo courtesy Cristina Vannuzzi

Emanuele Filiberto presenta Prince Tees

PRINCE TEES
A Belgrado un brand regale al 24 Hours of Elegance

Una corona per Logo….un Logo impegnativo che il Principe Emanuele Filiberto di Savoia usa con ironia. Un ragazzo solare, un nome importante, storico, anche imbarazzante, ma il Principe , che poteva essere re, ride e racconta questa sua nuova avventura, intrapresa seriamente. Il cuore rivolto al Made in Italy, con un partner di indubbio valore, Enzo Fusco (FGF Industry Spa), un grande del mondo del fashion, ecco che nasce Prince Tees, una capsule collection di 8 t-shirt in cotone e cachemere, una combinazioni di preziose fibre naturali, morbide al tatto e piacevoli da indossare, ideali sotto il blazer o il maglione in lana. Ogni t-shirt è curata nei minimi dettagli, impreziosita da elementi grafici unici e realizzata interamente in Italia, pensata per una clientela internazionale, raffinata ed elegante, amante dei prodotti artigianali e sartoriali.
Emanuele raccontaci questa “24 ore dell’eleganza” a Belgrado
E’ un evento, che ha già 4 anni di vita, che si svolge al Palazzo Reale, dall’11 al 13 settembre, sotto il Patronato del Crown Prince Alexander II e di sua moglie Principessa Katarina, nato come concorso di eleganza per auto d’epoca e con un piccolo salone di lusso; oggi, dopo tanto successo, con la scoperta di una nuova città così giovane e vivace come Belgrado, la cena a palazzo reale, fra favola e realtà, l’evento si è esteso a 3 giorni e si è arricchito di gioielli e moda couture, un occhio alla solidarietà con una asta benefica rivolta a orfanatrofi e ospedali.
E perché hai deciso di presentare il tuo giovane brand proprio a Belgrado?
Era nell’ottica degli organizzatori dell’evento, Cristina Egger e Alex Dordevic della De GorsiLuxury Consulting: la loro idea era quella di unire brand importanti alla storia del Paese, infatti mio cugino Serge di Yugoslavia, è figlio di mia zia Maria Pia di Savoia, e, dopo anni di esilio, ritrovare la nostra storia, ecco perché ho aderito con entusiasmo al loro invito.
In questa inedita veste ti senti un creativo?
Ciò che mi ha dato la spinta è stata la passione per questo lavoro, la voglia di creare c’era, in sinergia con un imprenditore fantastico, Enzo Fusco, titolare di FGF Industry (in portfolio brand come Blauer e C.P. Company), che produce le magliette, rigorosamente made in Italy, un grande maestro imprenditore, che produce qui in Italia; insieme a lui, abbiamo anche le stesse iniziali!!!! andiamo ogni giorno alla ricerca della bellezza, vogliamo che ogni nostro capo abbia dietro di sé una storia da raccontare.
A Belgrado dunque Prince Tees con una capsule collection di 8 capi…..
Un inedito sporty chic, il collegamento di un prodotto di altissima qualità con una corona, che, nel tempo, riesca a trasformare questo Logo in una qualità, facendone persino la cifra della mia creatività. Magliette preziose, in cotone e cachemere, “l’errore voluto e divertente” delle cuciture all’esterno a vista e i tagli al vivo. Magliette da indossare dalla mattina e per tutto il giorno, con jeans e sneaker con sopra una giacca per la sera». Questo è solo l’inizio di un’avventura che, stagione dopo stagione, si amplierà, con l’idea di arrivare a un total look.
Il prossimo passo saranno le felpe – torna a raccontarci Emanuele Filiberto – le t-shirt saranno in vendita da settembre, con la collezione invernale, in un selezionato gruppo di negozi, sia in Italia che all’estero.

La tua è una presenza emblematica a Belgrado?
Sicuramente, e, se mi permetti, dopo avere parlato di fashion e di storia, voglio parlare di futuro, citando la conclusione del discorso del Presidente Mattarella, durante la sua visita in maggio a Belgrado, citando, nel quarantennale della sua morte, Ivo Andric, Premio Nobel per la Letteratura nel 1961.

“Ovunque nel mondo, in qualsiasi posto il mio pensiero vada o si arresti, trova fedeli e operosi ponti, come eterno e mai soddisfatto desiderio dell’uomo di collegare, pacificare e unire tutto ciò che appare davanti al nostro spirito, ai nostri occhi, ai nostri piedi affinché non ci siano divisioni, contrasti, distacchi”.…giustamente, perché l’Adriatico unisca i nostri Paesi nella comune aspirazione alla pace, alla libertà e al progresso.

Press e photo courtesy Cristina Vannuzzi

CONCOURS D’ELEGANCE & SALON OF EXCELLENCE

CONCOURS D’ELEGANCE & SALON OF EXCELLENCE
A BELGRADO

Si svolgerà la quinta edizione della manifestazione glamour “Zenith 24 ore di Elegance – Concours d’Elegance & Salon of Excellence powered by Chivas” , evento esclusivo fondato da Alex Djordjevic in collaborazione con Cristina Egger, della DeGorsi Excellence advisory, dall’ 11 al 13 settembre a Belgrado presso il Royal White Palace il Palazzo Reale con il patrocinio di Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro e la moglie principessa Katherine, supportato dal Grand Casinò di Belgrado.
Dopo 4 edizioni, dato l’enorme successo della manifestazione, questa quinta edizione, da 24 ore, è passata alla durata di 3 giorni, nei quali si evidenzia il talento di Cristina Egger e Alex Djordjevic, cool hunter “scopritori di talenti”, alla ricerca di aziende nuove oppure già affermate, un Team sempre in giro in tutto il mondo alla scoperta di brand unici, artigianato di alto target, prodotti di nicchia, che, presentando l’alta qualità delle aziende in esposizione, hanno riunito il marchio dei orologi ZENITH con il 150 anniversario del loro movimento ed El Primero con MARTELL cognac, che ha celebrato i 300 anni della storia di questo brand famoso in tutto il mondo.
La mission della Egger e di Djordjevic è quella di insegnare la bellezza del fashion, diffondere l’eleganza, con i suoi codici, i simbolismi, le sue dietrologie, proprio come se fosse un dictat, una filosofia, da capire e in cui immergersi per ritrovarsi arricchiti.
Il Salone dell’Eleganza, nato da 5 anni, proprio per “educare” i visitatori, sceglie l’alto artigianato come icona di approfondimento culturale per suggerire il concetto di una moda che, in questi tempi, non è mai stata meno superficiale. Lo si intuisce certo dai brand esposti e dalla selezione effettuata da Alex Djordjevic e Cristina Egger, rigorosi e puntuali nelle loro scelte, in relazioni ai brand scelti e presenti alla manifestazione, stagione dopo stagione, sempre più ricchi di novità italiane e straniere con un focus sull’artigianalità che combatte l’idea di un abbigliamento omologato e di poca qualità creando un’interessante selezione di designer che portano freschezza e attualità, rendono omaggio alla cultura Italiana.
A Belgrado la parte del leone la fanno sicuramente le aziende italiane, che evidenzino stile, artigianato e creatività del made in Italy.
Interessante come proposta è una delle prime uscite al pubblico, il giovane brand Prince Tees, che presenta una capsule collection di t.shirt di cachmere, un gioiello imprenditoriale creato e pensato da Emanuele di Savoia ed Enzo Fusco, una partnership che propone la figura del principe in una inedita veste imprenditoriale, e, come afferma il Principe in una intervista: “Ho accolto l’invito di Cristina Egger e sono ben felice di partecipare a questo evento in Serbia, paese con il quale la famiglia Savoia è legata, sia per storia che per parentela”.
Lusso ed eleganza per Pasquale Bruni Gioielli e le sue creazioni delicate e raffinate, la cura del design che evidenzia la tradizione italiana, tecniche ormai secolari fatte rigorosamente a mano, ogni gioiello rappresenta l’espressione più elevata del made in Italy e il lavoro dei maestri orafi; Duccio Venturi Bottier, un talento arrivato dalla Marche, una sensibilità naturale per capire che, anche se l’abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion, la donna che si riappropria della propria femminilità, “ritorna sui tacchi” e torna ad essere l’oggetto del desiderio che fino dal Medio Evo è sempre stata. La Sartoria Fiorentina Liverano, per un gentleman, un uomo perfetto, rimasto ai tempi che “vestirsi” voleva dire indossare e non coprirsi frettolosamente, un insieme di elementi….il taglio, la stoffa, le fodere, le cuciture, i bottoni, le asole, che costituisce un mondo racchiuso in un capo, un capo spalla, la sartoria di capi da uomo, poi, sempre da Firenze, Stefano Bemer, un marchio storico per scarpe fatte a mano, la storia di un artigiano prematuramente scomparso e il proseguo del suo progetto portato avanti dai nuovi proprietari, la Scuola Del Cuoio in Santa Croce, Tommaso Melani e il nipote Filippo Parri: il brand Stefano Bemer che ha attirato vip e attori, che arrivano da tutto il mondo per scoprire le sue magiche scarpe, e tutto il mondo che le circonda, tomaie, tacchi, pellame di grande qualità, cere, aghetti, un mondo infinito, unico e segreto, il segreto del “fatto a mano”, segreti che all’estero forse conoscono prima di noi, infatti ebbe una grande risonanza sulla stampa che l’attore Daniel Day-Lewis, Film del 1992 “L’Ultimo dei Mohicani”, in cura per un esaurimento, fosse arrivato in Italia per uno stage nel suo laboratorio dell’Oltrarno, un ciabattino di lusso!!!!
Sempre italiana l’Antica Barbieria Colla, di Milano, una “bottega” storica e non un negozio, come ama chiamarla il suo proprietario, Franco Bompieri, che ha mostrato una eleganza e uno stile di una Milano che non c’è più: entri in questo santuario dell’eleganza e ti sembra di vedere quella Milano degli spazzini di “Miracolo a Milano”, quella dei ladruncoli e degli immigrati di “Rocco e i suoi fratelli”, per finire con la Milano raffinata do Luchino Visconti, Franco Bompieri, un “artigiano dell’eleganza”, che ha conosciuto la fame ma anche la Scala, gli spazzini e i principi, i ladri ed i grandi banchieri.
Presenti in mostra gli orologi Zenith, e sfido chi di noi non ha avuto il suo orologio Zenith alla sua prima comunione, il brand con la stella, al polso, che si è evoluto, modificato e reso perfettamente moderno, in linea con i tempi, e qui in Serbia ha festeggiato i suoi 150 anni di attività ed infine un italiano, da Napoli, bello e talentuoso, Luciano Carino, un artista del make up, che, insieme alla figlia Miriam, ha creato il Brand HM e “disegna” sul viso delle sue clienti, una magica mano che esalta, corregge, evidenzia i tratti di un volto, per lui un viso è una pagina bianca che lo fa sognare, un vero talento. E poi gli occhiali, il trend di moda oggi, un accessorio irrinunciabile, gli occhiali OP Mood di Luca Pagni,
pezzi unici e fatti a mano, materiali inediti, come l’alluminio, e ricoperti di pelle di cavallino stampato, gioielli sul viso, per personalizzare in maniera unica uno sguardo.
Non italiani il brand del libanese Abed Mahfouz, l’alta moda fashion, un brand ormai internazionale, che sfila a Parigi, a Roma, in tutto il mondo, che mostra donne sognanti, come ci si vestiva un tempo, abiti fatti di stoffe raffinate, suntuose, linee da sirena ma studiate e costruite, ricami fatti a mano, flash luccicanti e intriganti, un mondo da farfalla, da sirena, da donna glamour fatta e concepita per “donne che si vestono” ed infine la collezione di auto d’epoca del Club Rolls Royce di Montecarlo, anche questa presenza è una rappresentanza di come ci si vestiva, si usciva, quando la macchina era uno status symbol, da mostrare, e non un quattroporte per spostarsi velocemente in città.
Tre giorni bagnati dal Cognac Martell, che festeggia 300 anni di vita, per un evento emblematico, la 24 ore dell’eleganza, per una Belgrado diversa, un mondo completamente cambiato, una memoria che tutti vogliono dimenticare, 15 anni di guerra, e la voglia di ricominciare partendo con forza e con coraggio dalla cultura del bello e dell’eleganza.
Press e photo courtesy Cristina Vannuzzi

Outfit tifosa romantica

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Un altro outfit, questa volta romantico. Ho pensato ad una maglia ed ad un pantalone blu, abbinati a delle sneacker floreali,che riprendono nello stesso tema lo zaino, e la cover dello smartphone, e un orologio rosa. Gli occhiali da sole in tinta con pantaloni e maglia. Anche le romantiche possono essere sportive, o anche le sportive possono essere romantiche?

Outfit tifosa ferrarista

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Quale evento importante c’è in Italia a settembre? Ovvio, il Gran Premio di Monza, che quest’anno si terrà dal 4 al 6, e sarà un’occasione per i tifosi di seguire il gran premio in Italia. Dalle prove alla gare, quante donne accompagnano figli e mariti?
Chi segue una squadra, e diciamolo, in Italia la squadra del cuore è la Ferrari, chi segue il pilota del cuore, da un po’ di anni, anche noi donne andiamo a tifare.
Per la tifosa della Ferrari, ho pensato ad un outfit in rosso e nero, jeans neri, maglia rossa, colore della macchina, cappellino e occhiali neri. Non può mancare uno smartphone, per fare foto e filmati, e uno zainetto comodo. Le sneackers sono d’obbligo, per essere comode durante gli spostamenti. Sempre glam anche in versione sportiva!

Appuntamento a Settembre con Monya Grana

Nuovo appuntamento con Monya Grana, l’artista  presenta le sue nuove
collezioni borse autunno/inverno 2015-16 e primavera/estate 2016

Monya Grana Hybla, il brand di borse luxury dallo stile barocco Made in Sicily che ha come tratto distintivo i mascheroni delle facciate nobiliari siciliane, vi anticipa due eventi imperdibili per il mese di settembre.

Il 22 settembre, in occasione della Vogue Fashion Night’s Out di Milano, dalle 10.00 alle 18.00 Monya Grana vi aspetta per il suo press day presso lo showroom di Manuela Caminada, in Via Leopardi 2 – Milano per presentare la collezione A/I 2015-16.

Dal 26 al 28 settembre, invece, sarà presente alla Fiera Super –Womenswear Accessory Collections c/o Fieramilanocity Pad. 3 Viale Scarampo Gate 5 per presentare la collezione P/E 2016. Per maggiori informazioni: http://blog.pittimmagine.com/newsletters/super/ecard/superset15.html

Borsa modello Audry

Borsa modello Audry

Borsa modello Anita

Borsa modello Anita

Borsa modello Grace

Borsa modello Grace

Borsa modello Amy

Borsa modello Amy

Per l’autunno-inverno 2015-16 Monya Grana presenta le sue Borse Modello Anita e Audry , delle business bag dedicate ad una donna business che non ama rinunciare nemmeno al lavoro allo stile e all’eleganza. Realizzate con materiali nuovi e pelli pregiate quali il cocco e il cavallino, saranno disponibili in diversi colori.
In anticipazione per la primavera-estate 2016 Monya Grana presenta invece i modelli Amy e Grace dal design nuovo, frizzante, in cui il passato incontra il futuro. Un’esplosione di colori che giocano e si incrociano fra loro ponendo in risalto le maschere impresse a rilievo su pelle, simbolo inconfondibile del brand. Realizzate tutte interamente in sofisticata pelle di vitello dalle sfumature metal che esalta maggiormente i colori e l’eleganza dei modelli, rendendogli un effetto glamour sorprendente.
Ogni modello di entrambe le collezioni, trae il nome ed è inspirato a grandi donne del passato tutte simbolo di classe ed eleganza.
Il brand Monya Grana, ormai alla sua terza collezione, nasce nel 2014 dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani che, legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte e moda.
La passione per la moda e l’amore per la sua terra – la Sicilia, la magica terra dei Viceré del Gattopardo – la portano a realizzare qualcosa di veramente unico: una “lady bag” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni che decorano i balconi e le facciate dei palazzi nobiliari e che racchiude in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata, e che rimangono il filo conduttore di tutte le collezioni del brand.
La vendita è attualmente riservata sul sito web aziendale http://www.monyagrana.com ed in 4 top boutique esclusive:
1. Amaranto Boutique – Via Senato N 7 – 20121 Milano – Tel. +39 02 77077399
2. Fratelli Battaglia – Via Giovanni Meli N 1 – 97100 Ragusa – Tel. +39 0932 623850
3. Helmè – Largo dei Vespri 13 – 95100 Catania – Tel. +39 095 552243

Courtesy of  Anna Pernice per il comunicato stampa e le foto.